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Capitolo 4 - Imaging muscoloscheletrico

Benjamin Ma, MD and Lynne Steinbach, MD

VI. Sicurezza delle radiazioni

A. Bambini e feti sono particolarmente sensibili alle radiazioni ionizzanti.

B. Radiografie, TC e scintigrafie ossee producono ioni in grado di depositare energia negli organi e nei tessuti. Tale energia può danneggiare il DNA.

C. Le radiazioni legate ai traccianti marcati con sostanze radioattive delle scintigrafie nuocciono principalmente al paziente. Alcuni indicatori (ad es., iodio 131) possiedono delle emivite di diversi giorni, potendo concentrarsi nei liquidi organici escreti e nel latte mammario.

D. I tessuti a rapida replicazione sono quelli più suscettibili alle neoplasie indotte dalle radiazioni (Tabella 2)

  1. Midollo osseo
  2. Tessuto mammario
  3. Mucosa gastrointestinale
  4. Gonadi
  5. Tessuto linfatico


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Tabella 2. Dosi soglia di esposizione acuta per gli effetti sugli esseri umani


E. Il rischio tumorale è del 4% circa per sievert (100 rem).

F. Rischio di malformazioni fetali:

1. Massimo nel primo trimestre, e a dosi > 0,1 Gy (10 rad)

2. Nella fase tardiva della gravidanza (≥ 150 giorni dopo il concepimento), il rischio principale è un aumento delle neoplasie pediatriche, quali la leucemia.

3. Una dose da 10 mGy (1 rad) aumenta il rischio di leucemia pediatrica fino al 40%.

4. È importante assicurarsi che le pazienti non siano in gravidanza, nell'ottenimento di qualsiasi valutazione di imaging al di fuori di quelle ecografiche. La resa degli altri tipi d'indagini di imaging può essere discussa parlandone con il radiologo e il medico.

G. Protezione

1. Gli organi sensibili, come le gonadi, andrebbero protette.

2. Nella somministrazione delle dosi a donne in gravidanza e minori è meglio seguire il principio ALARA ("as low as reasonably achievable", le più basse possibili).

3. L'esposizione alle radiazioni si riduce in maniera quadratica inversa rispetto alla distanza dalla fonte.

4. Il personale sanitario dovrebbe indossare grembiuli di piombo, e sottoporsi a monitoraggio utilizzando apparecchiature quali dosimetri fotografici.

5. Tra tutte le procedure di imaging, in medicina, la TC è quella che eroga la massima quantità di dose radiante (5-15 mSv versus 0,1-2,0 mSv di una radiografia semplice).

Elementi salienti

 

1. Tutte le scansioni di MRI per scopi clinici visualizzano i protoni degli atomi d’idrogeno.

 

2. È estremamente importante valutare se i pazienti abbiano oggetti metallici prima di entrare nella macchina per l’MRI. Gli oggetti ferromagnetici presenti nell’organismo o in superficie possono essere attratti dal magnete e provocare danni gravi.

 

3. I soggetti affetti da insufficienza renale in stadio avanzato non dovrebbero ricevere agenti di contrasto contenenti gadolinio, dal momento che l’esposizione a tale sostanza può provocare l’insorgenza della dermopatia nefrogenica fibrosante.

 

4. Un fascio di ultrasuoni a bassa frequenza possiede una lunghezza d’onda maggiore e una bassa risoluzione, ma penetra più in profondità.

 

5. Un fascio di ultrasuoni ad alta frequenza può fornire una maggiore risoluzione per le strutture superficiali, quali tendini e legamenti.

 

6. Occorre cautela nella prescrizione d’indagini di medicina nucleari a donne che stanno allattando al seno; alcune delle sostanze utilizzate possono passare nel latte materno e quindi nel bambino.

 

7. L’esposizione alle radiazioni si riduce in maniera quadratica inversa rispetto alla distanza dalla fonte.

 

8. Tra tutte le modalità di imaging, la TC è quella che eroga la massima dose radiante.

 

9. Il rischio tumorale è del 4% circa per sievert (100 rem).

   

MODULO 1:
CONOSCENZE FONDAMENTALI

MODULO 2:
COLONNA VERTEBRALE