A. I passaggi chiave della fase preoperatoria comprendono:
L'identificazione dei soggetti con sintomi cardiorespiratori nuovi o instabili per sottoporli a ulteriori indagini preoperatorie (ad es., test da sforzo non invasivi o cateterismo cardiaco).
L'avvio di trattamenti preventivi, qualora necessari, anche se le procedure di rivascolarizzazione preoperatorie non migliorano gli outcome successivi a un intervento di chirurgia ortopedica, fatta eccezione per i pazienti che già necessitino di un'angioplastica o di un intervento di bypass.
La pianificazione del monitoraggio postoperatorio nei soggetti ad alto rischio.
La richiesta di un elettrocardiogramma (ECG) preoperatorio per tutti i soggetti con anamnesi positiva per coronaropatie, patologie vascolari o cerebrovasculopatie.
B. Fattori di rischio di coronaropatie
Età superiore a 50 anni
Anamnesi familiare positiva
Diabete
Ipertensione arteriosa
Fumo
C. Utilizzo di beta-bloccanti
1. I beta-bloccanti nel periodo perioperatorio andrebbero somministrati solamente ai soggetti ad alto rischio (ad es., con un RCRI [Revised Cardiac Risk Index, indice rivisto del rischio cardiaco] ≥ 2; Tabella 2 e Figura 1), con coronaropatie documentate o in trattamento attuale con tali farmaci.
2. I beta-bloccanti andrebbero somministrati nel periodo preoperatorio (possibilmente 1 settimana o più prima dell'intervento chirurgico) titolandone la posologia verso una frequenza cardiaca terapeutica (da 55 a 70 battiti/min.) per tutto il ricovero, e proseguiti nei 7 giorni successivi all'intervento (o indefinitamente, qualora il paziente sia già in trattamento con beta-bloccanti).