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Capitolo 5 - Gestione medica perioperatoria

Andrew Auerbach, MD, MPH

VIII. Delirio postoperatorio

A. Incidenza e fattori di rischio

  1. Il delirio postoperatorio costituisce una complicanza molto comune degli interventi di chirurgia ortopedica, soprattutto nei soggetti con fratture d'anca.
  2. Molti dei fattori di rischio di delirio rispecchiano quelli delle complicanze cardiache postoperatorie. Esistono indici di rischio anche per il delirio postoperatorio, in grado d'identificare in maniera accurata i pazienti con probabilità di presentare tale problema (Tabella 3 e Figura 2).
  3. A tutti i pazienti deve essere chiesto se avevano mai presentato confusione postoperatoria; una risposta positiva è fortemente specifica, richiedendo tempestive misure preventive.
  4. Soggetti che non presentano positività anamnestica per delirio postoperatorio
  • La valutazione preoperatoria dovrebbe comprendere quella per la demenza o per altri disturbi cognitivi (ad es. la sindrome del tramonto, o di disorientamento a fine giornata). Vanno interrogati sia il paziente sia i familiari.
  • I fattori di rischio di delirio postoperatorio, in questo gruppo, comprendono la positività anamnestica per abuso di alcolici, ictus e marcate anomalie metaboliche (ad es., livelli elevati di azotemia o di glicemia).


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Tabella 3. Indice del rischio di delirio di Marcantonio


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Figura 2 Tassi di eventi secondo l’Indice del rischio di delirio di Marcantonio


B. Gestione

  1. L'obiettivo generale è ridurre la durata e la gravità dei sintomi, per poter proseguire l'assistenza postoperatoria (ad es.: mobilizzazione precoce, fisioterapia, compliance alla spirometria incentiva).
  2. Valutare la severità della sintomatologia dolorosa. Il paziente delirante che riferisce dolore deve essere trattato con la terapia più efficace possibile (anche con analgesici oppioidi).
  3. Valutare e trattare le altre complicanze, quali infezioni, ipossiemia, iperglicemia o ipovolemia.
  4. Ridurre al minimo i fattori iatrogeni, soprattutto l'utilizzo di cateteri urinari e di farmaci anticolinergici.
  5. Incoraggiare i familiari e gli amici a stare il più possibile insieme al paziente, aiutandolo a recuperare l'orientamento e rassicurandolo nell'immediato postoperatorio.
  6. Farmaci
  • È possibile somministrare aloperidolo (da 0,5 a 1,0 mg intramuscolo) ogni ora fino al controllo dei sintomi; durante il suo impiego monitorare l'ECG e l'intervallo QT.
  • Nei pazienti agitati e con sintomi non controllati con aloperidolo, utilizzare benzodiazepine quali il lorazepam.

7. I provvedimenti contenitivi vanno presi in considerazione come ultima risorsa.

   

MODULO 1:
CONOSCENZE FONDAMENTALI

MODULO 2:
COLONNA VERTEBRALE