Elementi salienti
1. La migliore definizione di bias, nella ricerca clinica, è quella di una deviazione sistematica dalla realtà.
2. La randomizzazione, l'occultamento dell'allocazione e la cecità rappresentano dei principi metodologici fondamentali volti a limitare la possibilità di bias nella ricerca clinica.
3. Si verifica un errore di tipo II (β) quando uno studio conclude affermando l'assenza di differenze tra i trattamenti, mentre in realtà delle differenze esistono.
4. La potenza di uno studio è la sua capacità di rilevare una differenza tra i trattamenti, quando esiste una differenza reale.
5. Il valore di p è definibile come la probabilità, nell'ambito dell'assunzione dell'assenza di differenze (ipotesi nulla), di ottenere un risultato uguale o più estremo rispetto a quello effettivamente osservato.
6. Un intervallo di confidenza (IC) al 95% è l'intervallo all'interno del quale la stima reale dell'effetto ricade il 95% delle volte.
7. Due medie sono confrontabili con un test t di Student.
8. Due percentuali sono statisticamente confrontabili con un test del Chi-2 (c2).
9. La specificità di un test è la percentuale di soggetti che non presentano il disturbo identificati correttamente dal test.
10. La sensibilità di un test è la percentuale di soggetti che presentano il disturbo designato identificati correttamente dal test.
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