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Capitolo 1 - Anatomia della colonna vertebrale

Gannon B. Randolph, MD Arya Nick Shamie, MD

IV. Strumentazione

A. Corsetto Halo ("Halo-vest") 

  1. La superficie esterna del cranio s'indurisce rapidamente dopo la nascita, ma le tavole interne si irrigidiscono solamente con il rimodellamento e la crescita. I bambini d'età inferiore a 10 anni, quindi, sono a rischio di penetrazione nella  tavola interna delle ossa craniche, quando vengono posizionati i perni dell'Halo-vest.
  2. I perni normali vengono serrati a 8 libbre-forza pollice.
  3. Nei bambini è possibile utilizzare perni multipli (da 10 a 12), con momenti di torsione inferiori.
  4. I perni anteriori andrebbero collocati in posizione sicura - 1 cm sopra la cresta orbitaria, sotto la circonferenza massima del cranio e al di sopra dei due terzi laterali dell'orbita.
  5. Il posizionamento dell'halo-vest o delle pinze craniche Gardner-Wells deve prevedere il collocamento di perni in posizione laterale o posterolaterale sopra il padiglione auricolare, e sotto  la circonferenza massima del cranio.

B. Anatomia ossea per la fissazione cervicale anteriore

  1. Da C2 a C6 la profondità vertebrale è di circa 15 -17 mm, aumentando distalmente. La lunghezza abituale delle viti per i piatti della discectomia cervicale anteriore con fusione (ACDF, anterior cervical discectomy fusion) è di 14 mm, nonostante siano necessarie correlazioni cliniche per ogni singolo paziente.
  2. Il diametro sagittale del canale è di 17 - 18 mm da C3 a C6, riducendosi a 15 mm a livello di C7. Di conseguenza, la distanza tra le arterie vertebrali si riduce in senso cranio-caudale.
  3. Nel 95% dei soggetti le arterie vertebrali penetrano nel forame trasverso a livello di C6; nel restante 5%, entrando in C7.
  4. L'approccio più sicuro al corpo vertebrale anteriore è a livello del piatto superiore / del processo uncinato, in quanto il processo trasverso anteriore protegge l'arteria vertebrale. Non vi è un processo uncinato in C7-T1.
  5. Le piastre devono essere più corte possibili per un fissaggio sicuro, al fine di evitare danni alla FSU adiacente e allo spazio discale.

C. Anatomia ossea per la fissazione cervicale posteriore

  1. L'arteria vertebrale è a rischio, con una dissezione laterale oltre i 12 mm di C1 (cefalica).
  2. L'arteria carotide interna è situata anteriormente entro 1 mm dal punto d'uscita ideale di una vite bicorticale della massa laterale di C1, o di una vite transarticolare C1-2. Nonostante questa caratteristica costituisca una popolare domanda di valutazione della conoscenza dell'anatomia, sono state riferite poche complicanze.
  3. La massa laterale di C1 ha una larghezza che va da 9 a 15 mm, una profondità compresa tra 17 e 19 mm, e un'altezza di 10-15 mm.
  4. Nel 18% degli individui, a livello di C2, è presente un'anomalia anatomica monolaterale dell'arteria vertebrale che determina il restringimento del peduncolo e della massa laterale di C2.
    1. È necessario effettuare un'attenta valutazione della TC preoperatoria per stabilire la fattibilità di un fissaggio peduncolare di C2 o trans-articolare di C1-2.
    2. La larghezza della superficie inferiore dell'istmo rappresenta la misurazione più importante per evitare l'arteria vertebrale.Da C3 a C6, il posizionamento ideale delle viti delle masse laterali è con un'angolazione laterale di 30° e cefalica di 15° (tecnica Magerl), partendo appena all'interno del quadrante mediale inferiore della massa laterale. La lunghezza abituale delle viti va da 12 a 14 mm, sebbene sia consigliabile verificare la profondità.
  5. In C7 e T1 vengono spesso utilizzate viti peduncolari perché la massa laterale di C7 può essere piuttosto piccola e i peduncoli di T1 sufficientemente larghi, con angolazioni mediali rispettivamente di 34° e 30°. Il nervo emergente è più vicino alla superficie superiore del peduncolo lungo tutto il rachide cervicale.

D. Anatomia ossea per la fissazione occipitale

  1. Nei maschi, il massimo spessore osseo a livello della protuberanza occipitale esterna misura mediamente 13,3 mm; nelle donne misura mediamente 10,9 mm.
  2. È raccomandato il posizionamento delle viti entro 2 cm dalla linea mediana (lo spessore osseo si riduce lateralmente), 2 cm sotto la confluenza dei seni (corrispondente alla linea nucale superiore).

E. Anatomia ossea per la fissazione toracica

  1. La parete del peduncolo è da due a tre volte più spessa medialmente che lateralmente.
  2. In media, T5 presenta il diametro peduncolare più stretto; nelle colonne vertebrali scoliotiche può essere presente un anomalo restringimento di T7 dal lato concavo della curvatura.
  3. Le lunghezze delle viti si riducono gradualmente da 20 mm in  T1 a 14 mm in T4, per aumentare nuovamente in maniera graduale fino a 20 mm in T10.
  • La radice del nervo è pressoché equidistante dai due peduncoli.
  • La distanza media tra la parete del peduncolo mediale e la dura madre è di 1,5 mm.

F. Anatomia ossea per la fissazione lombare e sacrale

  1. Il punto centrale del processo trasverso si trova generalmente nel punto medio superiore-inferiore del peduncolo (Figura 6).
  2. Da L2 a L4, il margine mediale del peduncolo è in linea con il margine laterale della pars [interarticularis].
  3. In L5, la pars è più vicina al centro del peduncolo.
  4. Le angolazioni dei peduncoli aumentano da 12° a livello di L1 a 30° in L5.
  5. La radice del nervo è a maggior rischio di lesioni inferiormente e medialmente, rispetto al peduncolo.
  6. Il peduncolo di S1 è piuttosto ampio (19 mm), e forma un angolo di 39°.
    1. Il fissaggio trans-peduncolare bicorticale è comune a livello di S1.
    2. La sacralizzazione delle vertebre lombari è più frequente in presenza di coste cervicali.


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Figura 6
Punti di partenza suggeriti per le viti peduncolari toraciche (A) e lombari (B), sulla base del centro dell’asse del peduncolo. (Riproduzione da Ebraheim NA, Xu R: Surgical anatomy of the thoracolumbar spine, in Reitman CA [ed]: Management of Thoracolumbar Fractures. Rosemont, IL, American Academy of Orthopaedic Surgeons, 2004, pp 1-7.) 

Elementi salienti                       

1. Tutte le vertebre possiedono tre centri primari di ossificazione: il centro (corpo vertebrale anteriore), l'arco neurale (elementi posteriori, peduncoli e una piccola parte della vertebra anteriore) e un elemento costale (parte anteriore della massa laterale, processo trasverso o costa).

2. La più aggressiva scoliosi congenita combina mancata segmentazione e mancata formazione, risultando associata a un'emivertebra da un lato e a una barra non segmentata dall'altro.

3. Una particolare disposizione dei tre legamenti forma il complesso del legamento alare, apicale e trasverso a livello dell'articolazione C1-2. Il legamento trasverso dell'atlante decorre orizzontalmente dietro il dente, e costituisce il principale elemento stabilizzatore. S'incrocia (da qui il termine "crociato") anteriormente con il legamento apicale, orientato in senso verticale. Infine, una serie di coppie di legamenti alari orientati in senso obliquo fornisce sostegno all'articolazione.

4.  Il disco è formato da un anulus fibroso esterno, fibroso, con molecole di collagene di tipo I orientate in senso obliquo, e da un nucleo interno più morbido, detto nucleo polposo, che attutisce la tensione prevalentemente con molecole di collagene di tipo II.

5. La punta superiore del processo articolare inferiore costituisce un'importante struttura di offesa nella stenosi foraminale lombare.

6. Con l'approccio cervicale anteriore, i nervi laringei ricorrente e superiore risultano particolarmente a rischio di lesione. Un loro danno può determinare una paralisi temporanea o permanente delle corde vocali.

7. Nel tratto toracico della colonna vertebrale, solitamente attorno a T8, a sinistra, è situata la grande arteria segmentale di Adamkiewicz, la cui lesione può provocare un infarto del midollo.

8. Il plesso lombare decorre lungo i due terzi posteriori e attorno al muscolo psoas lateralmente, con il nervo genitofemorale in posizione direttamente anteriore al muscolo.

9. Il punto di partenza delle viti peduncolari lombari è situato all'intersezione di due linee: una con decorso da mediale a laterale attraverso il punto centrale del TP, l'altra in senso supero-inferiore sul margine laterale della pars interarticolaris.

10. L'arteria carotide interna è situata anteriormente entro 1 mm dal punto d'uscita ideale di una vite bicorticale della massa laterale di C1, o di una vite transarticolare C1-2.

   

MODULO 1:
CONOSCENZE FONDAMENTALI

MODULO 2:
COLONNA VERTEBRALE