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Capitolo 3 - Imaging della colonna vertebrale

Nitin N. Bhatia, MD

IV. Medicina nucleare

A. Biofisica

  1. Le indagini di medicina nucleare comportano l'iniezione intravenosa di un marcatore radioattivo chiamato radionuclide.
  2. I radionuclidi sono legati a diversi complessi vettoriali che interagiscono caratteristicamente all'interno dell'organismo.
  3. Le zone nelle quali i radionuclidi si raccolgono appaiono brillanti, o "calde", mentre la mancanza di captazione risulta scura, o "fredda".

B. Utilizzo clinico per le patologie della colonna vertebrale

  1. Le indagini di medicina nucleare forniscono immagini dell'intero organismo, risultando quindi utili come esami di screening.
  2. Vengono utilizzate per le neoplasie metastatiche, le fratture e le spondilolisi.
  3. Le indagini di medicina nucleare possono essere associate alla TC o alla MRI per fornire una visione tridimensionale delle aree con captazione del radionuclide, con aumentata sensibilità.

C. Tipi d'indagini di medicina nucleare

1. Scintigrafia ossea

a. In seguito a iniezione, il tecnezio Tc 99m metilendifosfonato va a localizzarsi nelle aree con elevato turnover osseo. Viene quindi effettuata una scansione corporea con una gamma camera sensibile alle radiazioni emesse.

b. Neoplasie, fratture e infezioni appaiono brillanti, o "calde".

2. Scintigrafia con gallio

a. In seguito a iniezione, il gallio 67 va a localizzarsi nelle zone d'infezione e di rapida replicazione cellulare quali le neoplasie.

b. Le scintigrafie vengono eseguite  a 24, 48 e occasionalmente a 72 ore dall'iniezione.

c. Una scintigrafia con gallio può essere associata alla TC per fornire immagini trasversali.

3. Scintigrafia con leucociti marcati con indio 111

a. Viene effettuato un prelievo ematico al paziente, marcandone i leucociti con indio 111.

b. I leucociti marcati vengono re-iniettati nel paziente, andando a localizzarsi nelle aree d'infezione.

c. Solitamente, si effettua la scintigrafia entro 24 dalla re-iniezione.

d. Questo esame viene spesso eseguito in associazione con la scintigrafia ossea con tecnezio.

Elementi salienti

1. Le radiografie tradizionali creano immagini bidimensionali, e sono necessarie due immagini ortogonali per un'adeguata visualizzazione delle strutture esaminate.

2. Le radiografie in proiezione PA sono da preferirsi a quelle in AP, nella valutazione dei pazienti affetti da scoliosi, riducendo al minimo la quantità di radiazioni assorbite dai sistemi degli organi vitali.

3. I materiali densi assorbono più radiazioni e appaiono più chiari, nelle radiografie, rispetto alle strutture meno dense.

4. La TC elicoidale offre un'acquisizione più veloce delle immagini, rispetto alle tecnologie precedenti.

5. La mielografia con TC è utile nella valutazione delle strutture neurali di soggetti che presentano controindicazioni alla MRI, come quelli portatori di pacemaker.

6. L'imaging di risonanza magnetica è utile per la valutazione dei tessuti molli, compresi dischi, nervi e midollo spinale, e per diagnosticare erniazioni discali, stenosi midollari e fratture acute o subacute.

7. Gli esiti della MRI devono essere posti in correlazione con la sintomatologia lamentata dal paziente, perché diversi studi hanno mostrato scansioni MRI positive in soggetti asintomatici.

8. Il contrasto con gadolinio intravenoso è utile nella MRI di pazienti affetti da neoplasie, infezioni e in caso di pregressi interventi chirurgici alla colonna vertebrale

9. Le indagini di medicina nucleare possiedono caratteristiche d'immagine diverse, secondo il tipo di radionuclide utilizzato.

10. Le indagini di medicina nucleare possono essere eseguite in associazione con l'imaging trasversale, quale quello fornito dalla TC o dalla MRI, per fornire valutazioni più dettagliate.

   

MODULO 1:
CONOSCENZE FONDAMENTALI

MODULO 2:
COLONNA VERTEBRALE