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Capitolo 4 - Trattamento non chirurgico e diagnostica dei disturbi della colonna vertebrale

Thomas Scioscia, MD Jeffrey C. Wang, MD

II. Fisioterapia e chiropratica

A. La fisioterapia si basa sulla mobilizzazione, lo stretching, modalità, esercizi di condizionamento e sull'allenamento aerobio.

1. Mobilizzazione della colonna

a. Si definisce mobilizzazione il movimento nell'ambito del normale range di escursione articolare che non provoca cavitazione.
b. Si ipotizza che tale trattamento agisca attraverso la distensione del tessuto sinoviale, lo stretching delle adesioni, il rilascio di endorfine e il rilassamento muscolare.

2. Programmi di esercizi basati sull'estensione

a. Questi programmi si basano sull'opera di McKenzie.
b. Gli esercizi basati sull'estensione risultano particolarmente utili nei soggetti con sintomatologia dolorosa in posizione seduta o con la colonna vertebrale in flessione.
c. Si ritiene che il disco sia la causa principale della genesi del dolore, in questi individui, e può essere posto in scarico ripristinando la lordosi lombare, riducendo la tensione meccanica sul tratto lombare della colonna.

3. Esercizi basati sulla flessione

a. Questi esercizi si basano sull'opera di Williams.
b. Storicamente, gli esercizi basati sulla flessione sono stati utilizzati per tutti i tipi di disturbi della colonna vertebrale, ma vengono impiegati con maggiore frequenza nei soggetti con dolore in corso di estensione o in quelli con sintomi riferibili a stenosi.

4. Rafforzamento del tronco - Gli esercizi relativi alla muscolatura addominale e del pavimento pelvico, volti a condizionare e rafforzare il trasverso dell'addome, il multifidus e i muscoli del pavimento pelvico, risultano utili in tutte le affezioni lombari.

5. Modalità - Modalità passive quali il ghiaccio, il calore, l'idromassaggio e la terapia con stimolatore nervoso elettrico transcutaneo (unità TENS, transcutaneous electrical nerve stimulator) sono utilizzate nelle fasi precoci del trattamento, per ridurre il dolore e lo spasmo.

6. Allenamento aerobio - Attività a basso impatto quali l'andare in bicicletta, usare un'ellittica o un simulatore di gradini, oppure nuotare, possono risultare utili rinforzando il tronco, oltre a  favorire la perdita di peso.

B. Chiropratica

  1. La chiropratica differisce dalla fisioterapia dipendendo in maniera più sostanziale dalla manipolazione.
  2. Viene definita manipolazione una forza passiva controllata che spinge un'articolazione oltre il suo movimento fisiologico, provocando cavitazione articolare. La cavitazione provoca un caratteristico rumore di schiocco articolare.
  3. Molti studi hanno posto a confronto i risultati della chiropratica e della fisioterapia. Se ne è concluso che i due trattamenti possiedono pari efficacia nei confronti delle lombalgie acute ed entrambi producono risultati significativamente migliori rispetto a un intervento di minima.
  4. Per le lombalgie e le cervicalgie croniche i risultati sono meno promettenti.
  5. La manipolazione non è raccomandata nei soggetti con stenosi della colonna cervicale con sintomi riferibili a radicolopatia o a mielopatia.

C. Conclusioni

  1. La fisioterapia rappresenta lo standard di cura per le lombalgie e le cervicalgie. Può fornire, quanto meno, beneficio a breve termine nel trattamento delle lombalgie, mentre il suo impiego per i sintomi radicolari è meno ben definito.
  2. La manipolazione può rappresentare un efficace trattamento per ottenere sollievo a breve termine, in assenza di stenosi della colonna cervicale, di radicolopatie o di mielopatia. Spetta al paziente e al medico decidere quale trattamento risulti appropriato.

   

MODULO 1:
CONOSCENZE FONDAMENTALI

MODULO 2:
COLONNA VERTEBRALE