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Capitolo 5 - Deformità della colonna nell’adulto

Jim A. Youssef, MD Lance Hamlin, PA-C

III. Valutazione del paziente

A. Anamnesi

  1. Diversamente dalla tipologia classica di claudicatio neurogenica, i soggetti che presentano scoliosi e stenosi non ottengono sollievo con la posizione seduta o la flessione in avanti.
  2. Sono comuni le lombalgie (dal 40 al 90% dei casi), più gravi e ricorrenti rispetto alla popolazione generale.
  3. È frequente la presenza di algie nelle situazioni avanzate, derivante da stenosi e da patologie discali degenerative sintomatiche associate a deformità sottostanti.

B. Esame obiettivo

  1. È necessaria un'analisi tridimensionale dell'intera colonna per valutare cifosi, lordosi, entità delle scoliosi, deformità, flessibilità e la presenza di obliquità pelviche.
  2. Un esame obiettivo neurologico completo e dettagliato rivela spesso la presenza di deficit.
  3. Per una gestione efficace del soggetto è importante anche la valutazione dell'habitus costituzionale e delle condizioni nutrizionali.

C. Valutazioni di imaging

1. Radiografie

  • Proiezioni in AP [antero-posteriore] e in laterale con cassette a 36 pollici

i. Queste radiografie vengono utilizzate per visualizzare l'intera colonna, le creste iliache e le clavicole (Figura 2).
ii. Le misurazioni dovrebbero comprendere gli angoli di Cobb per valutare l'entità di tutte le curvature, la linea a piombo da C7 per stimare lo squilibrio sagittale e la linea verticale al centro del sacro (Figura 3, A) per identificare disallineamenti coronali.
iii. Una linea a piombo da C7 è fondamentale per aiutare il chirurgo a comprendere l'entità della correzione globale necessaria (Figura 3, B).
iv. È inoltre importante identificare i livelli di collasso asimmetrico.

  • Proiezioni in flessione - Tali radiografie sono importanti per valutare la flessibilità delle curvature e la possibilità di correzione mediante intervento chirurgico.

2. L'MRI [imaging di risonanza magnetica] è utilizzata per identificare le stenosi del canale centrale, l'ipertrofia delle faccette, l'ingrandimento dei peduncoli e le invasioni foraminali, nonché le degenerazioni discali.
3. La mielografia TC [tomografia computerizzata] risulta spesso altrettanto utile rispetto all'MRI, dal momento che le deformità rotazionali e l'anatomia ossea sono meglio visualizzabili alla TC.
4. La densitometria DEXA (dual-energy x-ray absorptiometry) può risultare utile nella programmazione pre-operatoria
.


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Figura 2 Radiografie pre-operatorie sotto-carico in AP (A) e in laterale (B) di un soggetto adulto affetto da scoliosi sottoposto a fusione anteriore e posteriore a stadi con fissaggio posteriore alla pelvi, utilizzando fissaggi iliaci con viti.
Radiografie post-operatorie sotto-carico in AP (C) e in laterale (D) dello stesso paziente.
(Riproduzione da Tay BKB: Adult spinal deformity, in Vaccaro AR [ed]: Orthopaedic Knowledge Update 8. Rosemont, IL, American Academy of Orthopaedic Surgeons, 2005, pag. 570). 



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Figura 3. Illustrazioni di una linea a piombo al centro del sacro (A) e di una linea sagittale a piombo da C7 (C7PL, C7 plumb line) (B). (Riproduzione autorizzata da Glassman SD, Berven S, Bridwell K, Horton H, Dimar JR: Correlation of radiographic parameters and clinical symptoms in adult scoliosis. Spine 2005;30:682-688). 


   

MODULO 1:
CONOSCENZE FONDAMENTALI

MODULO 2:
COLONNA VERTEBRALE