Diversamente dalla tipologia classica di claudicatio neurogenica, i soggetti che presentano scoliosi e stenosi non ottengono sollievo con la posizione seduta o la flessione in avanti.
Sono comuni le lombalgie (dal 40 al 90% dei casi), più gravi e ricorrenti rispetto alla popolazione generale.
È frequente la presenza di algie nelle situazioni avanzate, derivante da stenosi e da patologie discali degenerative sintomatiche associate a deformità sottostanti.
B. Esame obiettivo
È necessaria un'analisi tridimensionale dell'intera colonna per valutare cifosi, lordosi, entità delle scoliosi, deformità, flessibilità e la presenza di obliquità pelviche.
Un esame obiettivo neurologico completo e dettagliato rivela spesso la presenza di deficit.
Per una gestione efficace del soggetto è importante anche la valutazione dell'habitus costituzionale e delle condizioni nutrizionali.
C. Valutazioni di imaging
1. Radiografie
Proiezioni in AP [antero-posteriore] e in laterale con cassette a 36 pollici
i. Queste radiografie vengono utilizzate per visualizzare l'intera colonna, le creste iliache e le clavicole (Figura 2). ii. Le misurazioni dovrebbero comprendere gli angoli di Cobb per valutare l'entità di tutte le curvature, la linea a piombo da C7 per stimare lo squilibrio sagittale e la linea verticale al centro del sacro (Figura 3, A) per identificare disallineamenti coronali. iii. Una linea a piombo da C7 è fondamentale per aiutare il chirurgo a comprendere l'entità della correzione globale necessaria (Figura 3, B). iv. È inoltre importante identificare i livelli di collasso asimmetrico.
Proiezioni in flessione - Tali radiografie sono importanti per valutare la flessibilità delle curvature e la possibilità di correzione mediante intervento chirurgico.
2. L'MRI [imaging di risonanza magnetica] è utilizzata per identificare le stenosi del canale centrale, l'ipertrofia delle faccette, l'ingrandimento dei peduncoli e le invasioni foraminali, nonché le degenerazioni discali. 3. La mielografia TC [tomografia computerizzata] risulta spesso altrettanto utile rispetto all'MRI, dal momento che le deformità rotazionali e l'anatomia ossea sono meglio visualizzabili alla TC. 4. La densitometria DEXA (dual-energy x-ray absorptiometry) può risultare utile nella programmazione pre-operatoria.
Figura 2 Radiografie pre-operatorie sotto-carico in AP (A) e in laterale (B) di un soggetto adulto affetto da scoliosi sottoposto a fusione anteriore e posteriore a stadi con fissaggio posteriore alla pelvi, utilizzando fissaggi iliaci con viti. Radiografie post-operatorie sotto-carico in AP (C) e in laterale (D) dello stesso paziente. (Riproduzione da Tay BKB: Adult spinal deformity, in Vaccaro AR [ed]: Orthopaedic Knowledge Update 8. Rosemont, IL, American Academy of Orthopaedic Surgeons, 2005, pag. 570).
Figura 3. Illustrazioni di una linea a piombo al centro del sacro (A) e di una linea sagittale a piombo da C7 (C7PL, C7 plumb line) (B).(Riproduzione autorizzata da Glassman SD, Berven S, Bridwell K, Horton H, Dimar JR: Correlation of radiographic parameters and clinical symptoms in adult scoliosis. Spine 2005;30:682-688).