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Capitolo 10 - Neuro-ortopedia e riabilitazione

Mary Ann Keenan, MD

II. Ictus e lesioni traumatiche dell'encefalo

A. Aspetti demografici

1. Negli Stati Uniti, l'incidenza annuale dell'ictus (evento cerebrovascolare) è di 1 su 1000.

  • a. Le trombosi cerebrali sono responsabili di quasi il 75% dei casi.
  • b. Sopravvive oltre la metà delle vittime di ictus; di queste, il 50% presenta emiplegia.

2. Negli Stati Uniti, l'aspettativa annuale è di 410.000 nuovi casi di lesioni cerebrali traumatiche.

  • a. Le lesioni conseguenti a eventi traumatici multipli nei soggetti di sesso maschile sono doppie, rispetto al sesso femminile.
  • b. Ne sono principalmente affetti i soggetti d'età compresa tra 15 e 24 anni.
  • c. Metà degli eventi traumatici cerebrali sono causati da incidenti stradali.

B. Gestione durante la fase di recupero neurologico

  1. La spasticità va gestita in maniera aggressiva, per prevenire le deformità e le contratture articolari permanenti.
  2. È possibile somministrare spasmolitici, quali il baclofen, per via orale o intratecale.
  3. Il dantrolene è il farmaco di elezione per il trattamento delle clonie.
  4. L'utilizzo di ingessature e stecche ha dimostrato di poter temporaneamente ridurre il tono muscolare; tali soluzioni vengono utilizzate per correggere le contratture. Le stecche dinamiche devono essere sottoposte ad attento monitoraggio, valutandone gli effetti sulla cute.
  5. L'iniezione di tossina botulinica nel muscolo spastico fornisce una riduzione focale, ma temporanea, del tono muscolare.

C. Gestione definitiva

  1. Gran parte del recupero motorio si verifica entro 6 mesi dall'insorgenza, in entrambe le tipologie di pazienti.
  2. In questa fase è possibile prendere in considerazione la chirurgia per correggere le deformità residue degli arti.
  3. L'allungamento chirurgico delle unità muscolo-tendinee riduce in maniera permanente il tono e la spasticità muscolari.

   

MODULO 1:
CONOSCENZE FONDAMENTALI

MODULO 2:
COLONNA VERTEBRALE